Costruire con il modellismo navale

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domenica 18 gennaio 2009

la poppa

Le navi antiche, fino al 1850, avevano la poppa di forma quadra, dopo questa epoca divenne tonda.
La struttura della poppa era chiamata arcaccia la quale era applicata sul dritto di poppa.
L’altezza era delimitata dal coronamento, alla base del dritto e la larghezza dal dragante il quale aveva il compito di formare la soglia dei portelli di ritirata.
Al di sopra del dragante s’incastravano gli scalmi di poppa costruiti a L e quindi più spostati all’esterno formando così il quadro di poppa.
Sulla parte bassa degli scalmi di poppa venivano montate due traverse orizzontali chiamate barra di cima della ruota e barra dello scudo.
Tra le due barre ed in direzione della chiglia veniva praticato un foro chiamato losca nel quale veniva inserito l’asse del timone.
LA POPPA (costruzione)
Le poppe sono state costruite in una molteplice varietà di dimensioni, di modelli e di materiali sviluppate per le navi delle singole case costruttrici.
Per imbarcazioni più semplici e più piccole (si fa riferimento alle dimensioni dell’originale e non inteso come modello piccolo, es. una caravella è più piccola di un vascello anche se come modello posso costruire una caravella più grande di un vascello) la poppa non era molto ornamentata e spesso appaiono soltanto le finestre, la placchetta con il nome della nave ed il fanale.
In questo caso la costruzione non implica particolari lavorazioni e quindi si procede nel seguente modo.
Applicare sull’ultima ordinata, che funge anche da specchio di poppa, i listelli in senso orizzontale che si sono usati per la ricopertura del fasciame e a colla essiccata levigare accuratamente (occorre precisare che è opportuno fare questo lavoro prima della ricopertura dello scafo e cioè prima di applicare il secondo fasciame perché in realtà guardando la nave da poppa dovrei vedere lo spessore dei corsi di fasciame).
Per questa lavorazione seguire gli stessi procedimenti usati per il secondo fasciame.
Preparate poi le finestre e le decorazioni che andranno applicate tenendo conto che le parti metalliche vanno carteggiate, cioè rese rugose e pulite, sulla superficie da incollare e che siano esse di legno plastico, di metallo o di plastica.
Lavorare nei modi sotto indicati:
a) In tutti i casi pulire i pezzi da eventuali sbavature createsi dallo stampaggio degli stessi.
b) Per le parti in plastica verniciare in simil legno quei particolari che simulano le traverse e gl’infissi lignei.
Verniciare poi in oro quelle parti che simulano le decorazioni come le cariatidi ecc.
Verniciare in celestino molto chiaro le finestre oppure se la plastica è trasparente si possono anche lasciare neutre.
c) se le parti sono in legno plastico lavorare come il punto (b) naturalmente colorando anche le finestre perché questo non è trasparente.
d) se le parti sono in fusione metallica, generalmente dorata, lavorare come il punto (b) ad eccetto delle decorazioni che sono già dorate.
Lavorare completamente come il punto (b) se il metallo è brunito oppure se è una lega di piombo.
In genere, anzi direi sempre che il colore oro si presenta troppo vivo quindi sarebbe opportuno spegnerlo un pochino effettuando dei lavaggi con colore seppia, marrone molto scuro od addirittura nero.
Tali lavaggi non sono altro che spennellate di colore molto diluito il quale si depositerà soltanto negl’incavi più profondi rendendo così il soggetto più contrastato cromaticamente mettendo in maggior risalto i dettagli donando più volume ed antichizzandolo un pochino.
Applicare poi le parti preparate.
Per quanto riguarda il fissaggio del fanale occorre soltanto praticare un foro verticale o laterale secondo il tipo richiesto dal disegno costruttivo.
Man mano che il tipo di nave s’ingrandisce la poppa può avere più file, una per ogni ponte, di finestre ed una o più balconate al di sotto di queste, accessibili da una o più portefinestra.
Successivamente le balconate diventano corridoi, si avranno quindi parti più o meno chiuse tra un balcone ed un’altro.
Per costruire il balcone, se non specificato dal disegno, occorre praticare degli scassi sullo scafo in modo da poterci inserire i denti della sagoma del balcone stesso.
Costruita e rifinita allo stesso modo del falso ponte, che abbiamo già visto e costruito, avrà un’unica eccezione: rivestire anche la superficie inferiore poiché è a vista.
Fatto questo bisogna incollare un listellino sul perimetro esterno del balcone per mascherare lo spessore del falso ponte che è di compensato.
Incollare le colonnine, anche inclinandole se richiesto smussando la base e l’estremità opposta con l’angolo necessario, ed il corrimano costituito da listelli, se di forma lineare, oppure da un ritaglio di compensato di betulla rifinito e tinteggiato di spessore adatto se di forme tondeggianti.
Se il balcone non presenta colonnine ma è chiuso, applicare una striscia di compensato di betulla di mm 0,6 - 0,8 rivestita ad ambo le parti per tutto il perimetro.
Naturalmente moltiplicare queste lavorazioni per ogni balconata presente.
Nel caso invece di corridoi, la lavorazione è la stessa del balcone chiuso, soltanto che la striscia di compensato sarà larga quanto la distanza tra i due balconi e presenterà delle aperture in direzione delle finestre.
In questa condizione quindi, occorre incollare un listellino di piccole dimensioni al di sotto del balcone superiore in modo da formare una battuta per l’incollaggio della striscia che forma la parete del corridoio.
Da notare che spesso tali architetture sono riportate, proseguendo, anche sui laterali chiamati giardinetti.
La poppa oltre ad avere ciò che è stato descritto, specialmente nei vascelli, presentava una grande varietà di decorazioni che andavano dai bassorilievi alle vere e proprie statue scolpite, come la polena, e grossi stemmi posti sulla parte alta dello specchio di poppa sotto il coronamento, ed al di sopra di questo da uno a tre fanali.
La lavorazione delle decorazioni, quasi sempre fornite in metallo od in legno plastico, non è critica e richiede soltanto un minimo di attenzione.
Pulire tutti i pezzi da eventuali sbavature e carteggiare in modo da renderli ruvidi sulle superfici da incollare.
Dipingere nei colori richiesti, se non specificati fare riferimento alle bandiere, lo stemma dello specchio di poppa.
Dipingere, senza lasciarvi ingannare dai pezzi dorati, anche le statuine, le cariatidi e gli altri ornamenti allo stesso modo delle polene.
Se invece, decidete di lasciare tutto dorato, dovete avere l’accortezza di verniciare tutte le parti con smalti color oro in modo da presentare un’unica tonalità che altrimenti, per motivi di fusioni o bagni, non si avrebbe.
Usare poi il sistema del lavaggio già visto qualche riga sopra.
VARIAZIONI SULLA COSTRUZIONE
Non ci sono particolari variazioni da poter effettuare su un lavoro tipo già descritto, tuttavia è possibile migliorare i balconi chiusi ed i corridoi.
La striscia di compensato usata anzichè dipingerla o tinteggiarla si può rivestire con listellini come quelli del ponte in modo da rendere più realistico il tavolato di cui è composto.
Invece per le decorazioni, se si ha il dono dell’artista scultore, sarebbe molto più valido e remunerativo applicare degli oggetti cesellati di mano propria.
Se si opta per questa via, il tipo di legno da usare è il bosso od il cirmolo i quali possiedono un alto grado di compattezza che permette di essere lavorato in tutte le direzioni.
La differenza tra i due, quella che poi fa decidere per l’acquisto, è che il bosso è più duro ed eventualmente questo, dal momento che è di colore giallo, una volta terminata la scultura è sufficiente passare una mano di vernice trasparente per valorizzare l’opera.
L’attrezzatura necessaria invece consta di:
· archetto da traforo.
· sgorbie di varie forme.
· trapanino elettrico, meglio con flessibile perchè più leggero quindi stanca meno.
· frese di vario tipo.
· carta abrasiva n° 800.
· disegno costruttivo.
· carta copiativa.
· matita con mina da 0,5.
Ricavare da una tavoletta o da un blocchetto lo spessore necessario per la figurina da fare.
Con il sistema che conosciamo e che abbiamo usato per le ordinate, chiglia ecc. riportiamo la pianta della figura e la si ritaglia con l’archetto da traforo.
Eseguire poi la scolpitura avvalendosi delle sgorbie e delle frese e levigare ove si presenti la necessità con carta abrasiva.
Si comincia intanto con lo scontornare gli spigoli rendendo la figura tondeggiante, poi si procede agli intarsi grossolani per rifinire infine con le frese e carta abrasiva. Come per i balconi questo tipo di lavorazione si può estendere sia sui giardinetti che su tutte le altre decorazioni richieste dal modello.

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