Costruire con il modellismo navale

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domenica 18 gennaio 2009

le impavesate

L’impavesata è ciascuna delle parti laterali della nave: dritta e sinistra.
La struttura dell’impavesata è composta di costole, dormienti, sottodormienti e dal fasciame.
Superiormente è chiusa dalla suola collegata sua volta con il trincarino del ponte di coperta.
Al di sopra della suola si eleva il parapetto sorretto dagli scalmotti sui quali è fissata l’ultima tavola orizzontale chiamata capodibanda.
LE IMPAVESATE (costruzione)
Come si è visto dalla costruzione l’impavesata, una volta costruito il fasciame è praticamente fatta.
Tuttavia in questo modo non è completa poiché la parte interna é ancora grezza.
Per completare questa opera, una volta costruiti i ponti, occorre rifinirla sulla sua superficie e ripristinare gli scalmotti.
Per rifinirla s’intende innanzitutto levigare le superfici, poi ricoprirle con listelli dello stesso tipo del secondo fasciame ma con spessore di mm 0,5 per le navi mercantili.
Nel caso di navi da guerra invece verniciare di rosso Pozzuoli.
C’è da dire che nelle navi da guerra molte cose erano dipinte in rosso oltre all’impavesate, per esempio anche gli affusti dei cannoni, i boccaporti, i paiolati, le pazienze e non sempre le scalette.
Questo per mascherare (effetto psicologico) lo spargimento di sangue che si aveva in combattimento.
Ritornando alle impavesate, queste erano fissate saldamente agli scalmotti che al momento della costruzione del ponte furono stati tolti.
Da notare che non sono stati soltanto asportati per poi rimetterceli, ma perché i primi erano in numero decisamente inferiore alla realtà e soprattutto fuoriscala; servivano soltanto per la costruzione dello scafo.
Ora invece costruito il ponte e levigata l’impavesata vengono ripristinati molto vicini gli uni agli altri tenendo conto che in realtà distavano massimo cm 50 l’uno dall’altro.
Facendo le debite proporzioni, con la scala che stiamo lavorando avremo che:
· per modelli in scala 1:25 la distanza massima è di mm 20,
· per modelli in scala 1:50 la distanza massima è di mm 10,
· per modelli in scala 1:75 la distanza massima è mm 6,5,
· per modelli in scala 1:100 la distanza massima è mm 5.
Applicati gli scalmotti che vanno dal trincarino all’estremità superiore dell’impavesata, resta ora da incollare sopra a questi il capodibanda che rappresenta l’ultima tavola orizzontale chiamata normalmente corrimano.
VARIAZIONI SULLA COSTRUZIONE
Non ci sono particolari variazioni di costruzione.
L’unico appunto che si può fare è quello relativo alla preparazione degli scalmotti, soltanto quelli però adiacenti ai sabordi.
Infatti su questi vengono fissati gli occhielli che serviranno poi per legare i cannoni.
Prima di montarli quindi, si possono forare ed avvitarci gli occhielli con filettatura (se di dimensioni appropriate) oppure forare e scanalare nella parte posteriore per infilare l’occhiello con gambo ripiegando quest’ultimo all’interno della scanalatura.

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